Energia nucleare: "Qual'è la posizione dell'Abruzzo"

TERAMO – "La sudditanza ai diktat di Berlusconi, della quale il centrodestra abruzzese ha già dato ampiamente prova, si manifesta anche quando sono in ballo gli interessi primari e vitali della collettività regionale", lo dichiara il vice Capogruppo dell’IdV in Consiglio regionale, Cesare D’Alessandro. "L’Abruzzo, infatti, è l’unica regione d’Italia che non si è opposta espressamente alla realizzazione di centrali nucleari sul proprio territorio. Anzi, la posizione del PdL potrebbe far sembrare che gli abruzzesi siano ben lieti di ospitarne qualcuna". "Mentre l’Abruzzo rinuncia all’esercizio delle proprie prerogative, tra l’altro ribadite dalla Corte Costituzionale, la quasi totalità delle restanti regioni italiane – anche a governo PdL – si è espressa decisamente contro la realizzazione delle centrali nucleari sul proprio territorio". "E’ il sintomo di quanto poco contano i nostri rappresentanti al governo regionale, che non hanno la necessaria autonomia istituzionale per contraddire le scelte del Governo Nazionale anche quando sono così palesemente contrarie agli interessi delle popolazioni". "A Chiodi va riconosciuto il coraggio, o meglio l’incoscienza, di averci messo la faccia e la firma di ogni singolo consigliere del centrodestra: di fatti, la mozione dell’Italia dei Valori contro la realizzazione di centrali nucleari in Abruzzo, l’8 marzo scorso, è stata respinta dalla maggioranza con voto espresso per appello nominale (verbale allegato) Tanto perchè rimanga agli atti, a futura memoria dei posteri, l’elenco di chi pregiudica colpevolmente il futuro dei nostri figli". "Sarà comunque il caso che ci ripensino, e in fretta – conclude Cesare D’Alessandro – altrimenti non resterà che il 12 giugno, quando tutti gli italiani, per nostra fortuna e anche del PdL, sceglieranno di non andare al mare, come qualcuno sicuramente consiglierà, e voteranno Si’ o No al referendum proposto dalla Italia dei Valori".